“ASSEMBLEA CAPITOLINA – Mozione n. 124 del 21 novembre 2023
(ex art. 109 del Regolamento del Consiglio Comunale)
Mozione 124
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PREMESSO CHE
l’area di proprietà dell’AMA su via Salaria 981 che costeggia il Tevere ha una estensione di circa 3,4 ettari e in origine era uno stabilimento industriale, si producevano le autoradio della marca “Autovox”, era un’area destinata ad attività industriali e artigianali. All’inizio degli anni 2000 l’AMA compra l’area e assume anche una parte dei dipendenti che rischiavano di perdere il lavoro con la chiusura della fabbrica. L’area fu destinata ad attività di logistica, di deposito fino a quando nel 2006 non fu realizzato un impianto di trattamento meccanico e biologico dei rifiuti (TMB) con una capacità di trattamento di 750 tonnellate al giorno;
l’autorizzazione integrale ambientale necessaria per autorizzare l’impianto venne rilasciata dalla Regione che valutò il contesto come non urbano basandosi sulle carte del PRG del 1962, quello nuovo, che invece riconosceva lo stato di fatto con tutte le nuove attività e costruzioni che nel frattempo erano state costruire lungo la via Salaria, era ancora in fase di redazione e venne approvato solo nel febbraio del 2008;
l’attività dell’impianto di trattamento dei rifiuti è andata avanti per oltre dieci anni fino all’11 dicembre del 2018 quando prese fuoco sviluppando una colonna di fumo lunga 5 km e larga 1 km che ricoprì la città di Roma. Gli abitanti di Villa Spada, di Fidene, di Serpentara sono stati fin dall’apertura dell’impianto sottoposti ai cattivi odori che rendevano l’aria irrespirabile. Le case sono a poche decine di metri dall’impianto e nel tempo è stato anche realizzato un asilo e altri servizi per i disabili;
il 3 novembre 2014, a seguito delle numerose proteste e richieste da parte dei cittadini di intervenire sui miasmi provocati dall’impianto, il Sindaco di Roma Ignazio Marino ha dato comunicazione ufficiale della chiusura dell’impianto entro il 31 dicembre 2015;
l’1 giugno 2015 è divampato un primo incendio all’interno del TMB, generando nubi di fumo e odori sgradevoli che hanno impattato una vasta area della città;
nel corso del 2017 è stata presentata dai Comitati di Quartiere una denuncia per inquinamento ambientale e danno alla salute pubblica corredata da 1.300 firme;
nel 2018 viene istituito l’Osservatorio permanente NO TMB, che ha svolto il monitoraggio sulle emissioni odorigene prodotte, coinvolgendo numerose famiglie con circa 4.000 rilevazioni e presentando svariate segnalazioni relative ai rischi per la salute causati dall’impianto;
il 19 novembre 2018 viene prodotta da Arpa Lazio una relazione sul TMB Salario, in cui vengono evidenziate le seguenti problematiche: stoccaggio realizzato in modo approssimativo, norme violate nell’area “accettazione rifiuti”, saturazione della zona stoccaggio, cumuli di spazzatura che causano cattivi odori;
l’11 dicembre 2018 è divampato un secondo incendio di vaste proporzioni all’interno dell’impianto, interrompendone il funzionamento e generando una nube di gas tossici e odori sgradevoli che hanno permeato l’area per molti giorni successivi all’evento;
il 14 gennaio 2019 la Sindaca Raggi ha fatto una comunicazione dichiarando che il TMB verrà chiuso definitamente e che al suo posto sarà realizzato il centro direzionale AMA.;
durante l’incontro dell’Osservatorio NO TMB, svoltosi il 17aprile 2019 nella Sala Consiliare di piazza Sempione nel Municipio III, Stefano Zaghis, Amministratore unico di AMA, ha confermato che l’impianto situato in via Salaria si sarebbe trasformato in un centro polifunzionale costituito, tra l’altro, da Uffici gestiti dalla stessa municipalizzata dei rifiuti e una nuova destinazione d’uso di una parte dell’area, che verrebbe riservata alla fruizione del fiume da parte dei cittadini;
la Regione Lazio ha revocato l’AIA, l’Autorizzazione Integrata Ambientale a favore di AMA, con Determinazione Dirigenziale n. G11878 del 10 settembre 2019, dismettendo definitivamente l’impianto; tra le prescrizioni e le motivazioni a supporto della revoca oggetto della determinazione di cui sopra si citano:
- la prescrizione, ad ogni modo, ad AMA S.p.A., e per essa, al proprio legale rappresentante pro tempore, di attuare, ai fini del ripristino dello stato dei luoghi del sito in questione, le procedure previste nella sezione “Gestione del fine vita dell’impianto”, di cui all’allegato tecnico della Determinazione Dirigenziale n. B2520/2011/, e ss.mm.ii., nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di bonifiche, impatti ambientali e sanitari;
quanto comunicato dalla competente Direzione Rifiuti, risanamenti ed inquinamenti di Roma Capitale, con nota assunta al prot. n. 0084124, dell’1 febbraio 2019, con particolare riferimento all’intenzione di voler destinare in futuro l’area che ospita l’impianto TMB in questione a “Centro direzionale AMA e servizi per i cittadini”;
quanto comunicato dal Presidente del Municipio III di Roma Capitale, con nota assunta al prot. n. 0214972, del 19 marzo 2019, che, facendo proprie le posizioni dello “Osservatorio permanente per la chiusura dell’impianto TMB di via Salaria, 981”, avanzava le seguenti richieste:
- la revoca della relativa AIA;
- la definitiva rimozione di tutti i rifiuti presenti presso l’area che ospita l’impianto TMB in questione;
- il cambio di destinazione d’uso della medesima area, attraverso un percorso partecipato;
la nuova valutazione dell’interesse pubblico originario prevalente, consistente nella volontà di voler accogliere le istanze dei cittadini residenti nelle aree limitrofe all’area dell’impianto TMB in questione, destinando il sito in questione, una volta terminati i necessari interventi di bonifica e ripristino summenzionati, ad utilizzi diversi da quelli industriali;
CONSIDERATO CHE
nella seduta del 17 gennaio 2022 della Commissione Consiliare Permanente Politiche ambientali del III Municipio, l’Assessora Alfonsi della Giunta Gualtieri ha affermato che l’area dovrebbe essere trasformata in un centro di economia circolare, con aree per parcheggi e riparazione mezzi e un centro di educazione ambientale;
nel corso del 2022 la Giunta Capitolina ha inserito fra i siti contaminati da bonificare le aree dell’ex impianto TMB di via Salaria 981, per le quali AMA sta eseguendo le attività preliminari affinché si proceda ad una bonifica integrale, inclusa la demolizione dell’impianto TMB;
il 23 aprile 2023 si tiene all’interno del TMB un evento promosso dall’Assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti, Municipio III e AMA sulla musica e sulle idee per ripensare, trasformare e restituire alla città gli spazi dell’ex TMB Salario. Dopo un complesso intervento di integrale bonifica e riqualificazione del sito, si pensa di trasformare l’impianto, con la collaborazione progettuale delle Università e risorse regionali, in un grande polo per attività destinate all’economia circolare e parco pubblico;
il 22 maggio 2023 tuttavia, l’A.M.A. ha richiesto alla Regione Lazio la procedura di VIA per un impianto di trattamento delle terre di spazzamento che vengono raccolte in tutta la città, installato nell’ex fossa del TMB e che tratterà 30 mila tonnellate all’anno, 100 tonnellate al giorno;
nel DPCM dell’8 giugno 2023 è presente alla scheda n.183 il progetto relativo all’Impianto di trattamento delle terre di spazzamento, finanziato per 4 milioni di euro dalle risorse del Giubileo e per 565.000 euro da “altre fonti di finanziamento”, “assicurate dal Piano Investimenti di A.M.A. S.p.A. “. Lo stesso intervento, con numerazione 87, era già inserito nell’elenco degli interventi “urgenti e indifferibili” del Giubileo della Speranza pubblicato a gennaio 2023 e a sua volta contenuto nella proposta di programma approvata il 15 dicembre 2022 dal Governo e predisposta in precedenza dal Commissario Gualtieri;
il 30 agosto 2023 l’Assessora Alfonsi, in una sua dichiarazione, ha affermato che la nuova vita del Centro AMA Salario sarà il primo hub dell’economia circolare di Roma, un grande hub cittadino dedicato all’economia circolare e alla sostenibilità. Un centro per il recupero e il riciclo dei Raee e materiali diversi, un centro del riuso per l’educazione e la formazione alla sostenibilità, che punta sullo sviluppo delle competenze e delle filiere green, dalle ciclofficine alle sartorie sociali, dai laboratori per la riparazione degli elettrodomestici passando per l’artigianato del legno, del vetro e del ferro. Un luogo per dare una seconda vita a tutto ciò che può essere riparato e recuperato. Nell’area del sito grande oltre tre ettari è anche previsto il potenziamento della sede di AMA, la realizzazione di un Centro di Raccolta e un piccolo impianto di 30 mila tonnellate annue, per il trattamento e il recupero delle cosiddette ‘terre di spazzamento’;
con nota prot. CD116722 del 28 agosto 2023 è pervenuta al Municipio Roma III la richiesta di espressione di osservazioni in merito al progetto di realizzazione dell’impianto per il trattamento delle terre di spazzamento nell’ambito della procedura di verifica di assoggettabilità a VIA;
il 31 agosto 2023 il Municipio ha convocato una riunione dell’Osservatorio permanente NO TMB;
il 4 settembre 2023 si è dato inizio ad un workshop progettuale sull’area in oggetto promosso dal Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre, sulla base del dialogo con l’Assessorato al Ciclo dei rifiuti capitolino;
CONSIDERATO INOLTRE CHE
per anni i cittadini dell’area su cui insiste il TMB hanno subito per un periodo prolungato gli effetti negativi di un impianto caratterizzato da svariate inefficienze e problematiche, quali miasmi e fumi tossici, i quali hanno anche inciso sul valore delle proprietà immobiliari e il livello di degrado urbano;
il progetto del nuovo centro di raccolta e impianto di trattamento ha sostituito quello più volte annunciato dall’Amministrazione di un’area dotata di funzioni pubbliche, tanto necessarie in un quartiere non servito adeguatamente, deludendo così le aspettative di lungo corso di chi vi risiede;
non c’è stato un confronto con la cittadinanza e il Municipio III sulla nuova destinazione del TMB, compromettendo la fiducia che i residenti ripongono nelle istituzioni e nella parola data da chi è stato eletto promettendo una città diversa, vicina alle persone e alle periferie;
la procedura amministrativa volta ad autorizzare la realizzazione dell’impianto suddetto appare incompleta, in quanto non risultano pervenute né l’Ordinanza del Sindaco in veste di Commissario Straordinario di Governo per il Giubileo 2025, come previsto dall’art. 13 della Legge n. 91 del 2022, né la richiesta di variante al Piano Regolatore Generale di Roma, finalizzata ad ammettere un intervento di tipo diretto e rimuovere la necessità di pianificazione attuativa dell’intero ambito PRINT entro cui andrebbe a ricadere l’impianto;
il Dipartimento di Prevenzione della ASL RM1, la UOC Servizio Igiene e Sanità pubblica in data 29 settembre 2023, ha rilevato diversi fattori escludenti inerenti al sito e richiede, pertanto, un approfondimento generale sui suddetti aspetti, contestualizzandoli in relazione alla popolazione residente e all’impatto che l’impianto avrebbe in termini di salute umana;
L’ASSEMBLEA CAPITOLINA IMPEGNA
il Sindaco, anche in quanto Commissario per il Giubileo, e la Giunta Capitolina affinché:
- valuti quanto contenuto nella mozione di impegno votata dal Consiglio Municipale di Roma III Montesacro in data 14 settembre 2023;
- promuova una verifica complessiva sull’utilizzazione dell’intero sito in questione avendo cura delle diverse compatibilità funzionali e ambientali che caratterizzano l’area e dello stato di attuazione della bonifica del sito;
- la verifica di cui sopra avvenga attraverso una Commissione appositamente costituita che svolgerà i propri lavori entro 60 giorni dalla sua costituzione, così composta: dal Direttore Generale di AMA, dall’Assessore all’Agricoltura, ambiente e ciclo dei rifiuti, dal Presidente della Commissione Ambiente, dal Presidente del Municipio, da una rappresentanza dell’Osservatorio Municipale sui rifiuti. Ai lavori della Commissione partecipano tecnici ed esperti nominati dagli stessi partecipanti;
- l’esito della verifica di cui sopra venga restituito in una seduta della Commissione Capitolina Ambiente;
- l’Osservatorio Municipale sui rifiuti e il Municipio Roma III vengano comunque coinvolti in tutte le ulteriori fasi di progettazione e trasformazione del sito;
- il coinvolgimento dei cittadini di cui al punto precedente avvenga in tutti i territori di Roma Capitale nei quali sono previsti impianti di trattamento dei rifiuti”
F.to: Caudo, Palmieri, Baglio, Parrucci, Luparelli, Michetelli, Bonessio, Converti e Fermariello.
_____________________________________________________________________ ___ La presente mozione è stata approvata all’unanimità dall’Assemblea Capitolina con 31 voti favorevoli, nella seduta del 21 novembre 2023.”
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