Di cosa si tratta
L’impianto AMA Salario è un impianto di Trattamento Meccanico Biologico (TMB), attivo dal 2011, che si trova su via Salaria di fronte alle abitazioni di Villa Spada (a 50 metri dalla prima casa e a 150 metri da un asilo nido). Tutta la zona intorno all’impianto, le case, gli uffici, l’asilo, già esistevano quando l’impianto è stato attivato. L’autorizzazione all’impianto è stata data senza tenere conto delle condizioni del sito.
L’impianto tratta i rifiuti indifferenziati e si occupa della trasferenza verso altri impianti di lavorazione. Nell’impianto arrivano fino a 1500 tonnellate di immondizia al giorno. Nell’ultimo anno c’è stato un incremento del 32%. Spesso stazionano nell’impianto oltre 5mila tonnellate di rifiuti. C’è un rischio incendio e rischio ribaltamento per coloro che lavorano su cumuli di rifiuti alti 5 metri.
L’emergenza
Le zone vicine all’impianto, tutto il terzo municipio e parte del secondo e del quindicesimo, sono quotidianamente e per diverse ore del giorno, colpite da cattivi odori aggressivi, nauseabondi e tossici, che variano d’intensità a seconda delle stagioni, delle condizioni metereologiche, ma restano insopportabili.
I miasmi causano sofferenze fisiche agli abitanti (bruciore agli occhi, alle narici e alla gola, tosse, mal di testa, nausea, vomito e dermatiti) e preoccupazioni per le conseguenze sulla salute. Si riscontrano nell’area tumori alla gola e alle vie respiratorie, anemie, malattie della pelle, asma.
Le persone più fragili – anziani, persone malate, disabili, persone allettate, persone con problemi respiratori, bambini – subiscono due volte questa emergenza. L’intera cittadinanza vive prigioniera delle sua stessa casa, costretta a respirare quest’aria terribile. Il valore degli immobili si è più che dimezzato in pochi anni; case, uffici, negozi messi in vendita restano invenduti (il palazzo dove era Sky è un esempio). Il quartiere è sempre più desertificato.
Molte persone da anni, spesso per tutta la giornata, vivono con le finestre sbarrate. Le più semplici occupazioni domestiche – stendere i panni fuori, cenare sul balcone, far aerare la casa – sono spesso impossibili.
Nel 2017 è stata presentata dai Comitati di Quartiere una denuncia per inquinamento ambientale e danno alla salute pubblica corredata da 1300 firme, la procura e i carabinieri del NOE stanno indagando. Nel luglio 2018 è stata promossa con gli abitanti una rilevazione sistematica dei miasmi che ha evidenziato l’enorme estensione del problema e la gravità dell’emergenza.
Cosa puoi fare tu
- Informarti e parlarne con familiari, amici e conoscenti
- Aderire al rilevamento del cattivo odore promosso dal Terzo Municipio (scarica il modulo)
- Partecipare alle riunioni dell’Osservatorio Permanente sul TMB
- Protestare, partecipare alle manifestazioni e a ogni altra iniziativa per la chiusura dell’impianto. Il nostro obiettivo è la chiusura del TMB, la nostra finalità immediata è stop alla puzza.