Manifestazione 6 ottobre 2018 ore 15:30
Giovanni Caudo: “NO TMB, il 6 ottobre dalle 15,30 alle 18,30 tutti insieme davanti all’ingresso dell’impianto, in via Salaria 981, per una manifestazione di popolo.
Sta crescendo l’interesse per questo appuntamento, non era scontato. Tante sono le adesioni spontanee che si stanno manifestando, dai sindacati ai partiti ai tanti cittadini e associazioni (qualcuno direbbe che in tanti ora ci credono). La manifestazione è stata richiesta dai comitati e dai cittadini che hanno partecipato agli incontri dell’Osservatorio Municipale contro il TMB ed è indetta sotto la responsabilità del Presidente del Municipio, ho chiesto io stesso alla questura le autorizzazioni. La manifestazione sarà di tutti, di popolo, e chiunque è ben venuto ma senza vessilli o simboli di partito si potrà manifestare e si potranno utilizzare volantini e striscioni o altri segni e simboli che hanno come tema solo la questione specifica del TMB e del ciclo dei rifiuti.
Il lavoro fatto insieme in queste settimane con l’avvio dell’Osservatorio municipale permanente per la chiusura del TMB è la strada giusta per condurre una vertenza territoriale così difficile e rilevante. Una battaglia con la quale vogliamo affermare il principio della tutela della dignità della vita quotidiana dei cittadini che sono obbligati a subire i miasmi che fuoriescono dall’impianto. Una battaglia che deve però anche denunciare e fare i conti con i rifiuti che si affollano nei cassonetti, per terra, discariche temporanee costellano ormai la nostra città. E’ ora di fare i conti fino in fondo con i malfunzionamenti del servizio di raccolta dei rifiuti, diserbo, spazzamento delle strade che dovrebbe essere fornito dall’AMA e che paghiamo con ben 800 milioni di euro l’anno. A Roma c’è ormai una vera emergenza ambientale. Le esalazioni odorose del TMB sono la punta dell’iceberg di un sistema che ha nel ciclo dei rifiuti il punto più critico della nostra città, una condizione che si trascina ormai da anni ma che negli ultimi due anni e mezzo non ha però trovato una soluzione, anzi è peggiorata. Il TMB di via Salaria di fatto è usato come una discarica di appoggio.
La prima cosa che ci aspettiamo dalle istituzioni non è di dire se ci sono o no gli odori, credeteci, ci sono e ve lo dimostriamo noi. Dal Comune e da AMA ci aspettiamo che si rispetti la data di chiusura dell’impianto, la Montanari ha detto che avverrà nel 2019. Vogliamo la conferma di questa data. L’impianto deve essere chiuso. Ma intanto vogliamo che si smettano da subito le emissioni odorose che fuoriescono dall’impianto. Come l’ARPA ci ha detto e come ha reso pubblico in queste ore, l’impianto ha delle criticità. Si fermi il conferimento o comunque lo si rallenti al massimo per avere una lavorazione che non impatti sulla vita degli abitanti e che garantisca la salute dei lavoratori dell’impianto. Alla Regione chiediamo, come è stato detto in occasione dell’incontro con l’assessore Valeriani, che se ci saranno ragioni per prendere decisioni anche drastiche sul funzionamento dell’impianto, che si prendano.
Sabato prossimo siamo tutti convocati, in questi giorni ho avuto modo di incontrare tanti cittadini che si sono messi a disposizione e un ringraziamento particolare va anche ai parroci e ai volontari di tante parrocchie del municipio che ci stanno aiutando a diffondere la notizia e informare.
La manifestazione riuscirà solo a due condizioni che saremo in tanti e che il giorno dopo i giornali possano raccontare di una manifestazione partecipata, civile ma determinata nel chiedere la chiusura dell’impianto e la fine dei miasmi che impestano l’area e la nostra vita. Il mio appello è che tutti esercitino al massimo il senso di responsabilità.”
Giovanni Caudo
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